L’Oratorio di S. Lorenzo e il furto del Caravaggio
Sui resti di una antica chiesta dedicata a San Lorenzo fu realizzato l'oratorio di San Lorenzo dalla Comagnia di San Francesco.
Per l'altare maggiore dell'Oratorio, il Caravaggio dipinse la celebre “Natività” con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi che sarebbe stata rubata nel 1969.
Il crimine tutt’ora irrisolto nella storia dell’arte, si suppone sia stato opera di ladruncoli locali che abbiano forzato facilmente la serratura dell’oratorio e si siano appropriati della tela nella notte tra il 17 e il 18 Ottobre del 1969.
Dall’Ortatorio quella notte vennero sottratte anche alcune figure in stucco dei teatrini sacri ad opera di Giacomo Serpotta.
Solo all’inizio degli anni Novanta si suppose che la trasmissione dal titolo i “ Capolavori Nascosti” trasmessa su Rai 1, avesse posto l’attenzione, in maniera involontaria, sulla celebre opera permettendo ai ladri di organizzare il colpo.
L’opera passò per le mani di personaggi noti di Cosa Nostra fino ad essere smembrata e venduta su mercati clandestini.
Oggi nell’Oratorio è presente solo un’ottima copia dell’originario dipinto.
Alla fine del XVII secolo i Francescani decisero di riconfigurare la semplice aula, affidando il progetto architettonico a Giacomo Amato e quello scultoreo a Giacomo Serpotta.
Lo splendido ciclo narrativo racconta nei preziosi bassorilievi prospettici “Scene della vita di S. Francesco” sulla parete destra , su quella opposta “Scene della vita di S. Lorenzo”.
Vi sono inoltre dieci raffinatissime figure allegoriche di Virtù connesse alle scene agiografiche relative ai due santi.
Un continuum di putti, cartocci e figure riempie il residuo spazio libero intorno alle finestre.
