Chiesa di S. Antonio Abate

Chiesa di S. Antonio Abate

La chiesa di S. Antonio Abate esiste già nel primo ventennio del Duecento quando vi vengono trasferiti i titoli parrocchiali della chiesa di S. Cataldo.

L’edificio è stato oggetto di continue trasformazioni: i documenti attestano lavori dal 1534 sino al secolo scorso.

Del secolo XVI sono le più importanti manomissioni, quando la chiesa assume la configurazione attuale con una disposizione a croce greca su pianta quadrata, probabilmente di reminiscenza duecentesca, e cupola emisferica inserita in un ottagono.

A questa epoca risalgono i rilievi in marmo opera di Antonello Gagini conservati nell’abside di sinistra, facenti parte di una tribuna un tempo posta probabilmente nell’abside.

Nel 1828 un terremoto danneggia gravemente l’edificio e i lavori di restauro danno alla chiesa l’attuale aspetto neogotico, soprattutto per quel che riguarda la facciata.

Si deve all’apertura dell’odierna via Roma nel 1884 la scalinata di accesso ai piedi della quale si trova un busto ligneo dell’ Ecce Homo di epoca seicentesca, opera di frate Umile da Petralia.

Di fianco la chiesa si trova il campanile del XVI secolo , fatto costruire dai Chiaramonte, che aveva la funzione di torre civica, questa serviva a convocare il Senato palermitano ed il Parlamento siciliano.

La campana fu suonata per l’ultima volta il 25 marzo 1848 per convocare il Parlamento rivoluzionario.

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