Chiesa di S. Francesco d’Assisi
L’avrete sicuramente intravista poiché sorge di fronte “La Focacceria di San. Francesco” locale famosissimo per “il re dello street food palermitano :u pani cu a meusa” (il pane con la milza ).
Edificata tra il 1266 e il 1277, ha ricevuto nel corso dei secoli diverse trasformazioni e aggiunte, per cui oggi si segnala per la complessità e diversità dei suoi linguaggi.
L’originaria copertura a falde della navata centrale veniva sostituita , in ossequio al nuovo linguaggio rinascimentale, con volte a crociera, realizzate tra il 1537 e il 1543 dai maestri Scaglione e Belguardo.
L’impianto sembra composto dalla giustapposizione di una sorta di santuario quadrato alle tre navate canoniche, sulle quali si aprono cappelle di diverse dimensioni e diversa epoca volute dalle più importanti famiglie palermitane.
Tra il 1875 e il 1879 l’architetto Patricolo conduceva integrali lavori di ripristino, tra cui sicuramente quello più significativo è il rifacimento del prospetto secondo modelli analoghi: veniva difatti “copiato” il rosone dalla coeva chiesa di S. Agostino , veniva apposta al culmine della facciata, a spioventi , una croce in pietra, si completava il portale archiacuto con bassorilievi degli “Evagelisti”, si affrescava, nella nicchia tripartita che si rinveniva durante i lavori , sopra il portale , “La Madonna col Bambino” e, ai lati, “S. Francesco” e “S. Chiara”.
Colpita pesantemente dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che, letteralmente, “scoperchiava” la chiesa, l’architetto Dillon ricostruiva la copertura lignea a tetto della navata centrale per recuperare la spazialità trecentesca.