Il Pantheon dei siciliani la chiesa di San Domenico
Il cantiere per la fabbrica della chiesa di S. Domenico venne aperto nel 1300, quando i domenicani decisero di abbandonare la sede dove erano ospitati.
Nel 1457, per le esigenze dell’Ordine che si era notevolmente ingrandito, la chiesa venne rinnovata su progetto dell’architetto Salvo Cassetta e su patrocinio dell’arcivescovo Simone di Bologna.
I radicali lavori di riconfigurazione che daranno la configurazione che la chiesa porta oggi presenta una scenografica facciata di gusto barocco romano già collaudato a Palermo.
Questo si eleva su due ordini, le colonne aggettanti suddividono il prospetto in tre partiti di cui quello centrale è concluso da un frontone curvilineo. I due campanili laterali, di squisito disegno, assicurano slancio verticale.
La decorazione a stucco ,che accentua stacchi coloristici e di vigore chiaroscurale fu realizzata per mano dell’egregio maestro Serpotta, costituita da : i Pontefici disposti a coppie su plinti tra i putti che reggono i simboli del potere papale (tiara e chiavi), nelle nicchie del secondo ordine , inquadrate da cornici mistilinee decorate da festoni e motivi conchiliformi, sono invece impostati i Santi domenicani.
Sopra la porta d’ingresso è lo stemma dell’Ordine: un cane con la fiaccola in bocca, seduto sul libro delle Costitutiones simbolo dell’ordine domenicano