La Chiesa S. Ninfa ai Crociferi
L’intervento fondamentale dell’Ottocento palermitano fu il prolungamento ulteriore dell’attuale via Maqueda dal Piano di S. Oliva alla contrada dei Colli, che il Parlamento rivoluzionario volle chiamare “Strada della Libertà”.
Questa finì per rendere irreversibile lo sviluppo della città verso il Monte Pellegrino iniziato nel XVII secolo con l’apertura della Strada Nuova , di conseguenza si rese necessario un piano per regolare l’espansione della città a nord.
La Chiesa S. Ninfa ai Crociferi fu una delle prime strutture ecclesiastiche ad essere realizzate lungo la nuova via palermitana (attuale via Maqueda) dedicata alla Santa Ninfa.
Le Sante Palermitane piu' importanti, prima che S. Rosalia diventasse patrona della città, erano quattro e le troviamo tutte e quattro raffigurate nei quattro canti e sono rispettivamente : S. Agata, S Cristina, S. Ninfa e S . Oliva.
La penultima in questione ,raffigurata che regge una coppa in fiamme, nacque a Palermo al tempo di Costantino e dopo essersi convertita al cristianesimo morì in esilio e di stenti nella città Romana di Bucina.
Gli abitanti del luogo la pregarono affinché piovesse in un periodo di estrema siccità.
Ciò successe il giorno 10 di agosto data in cui venne costruita la chiesa, nel 1601 alla presenza di S. Camillo de Lellis, fondatore dei Padri Ministri degli Infermi, detti Crociferi ed aperta al pubblico solo nel 1660.
Oggi si può visitare e si presenta come una chiesa a croce latina a due navate ricca di stucchi barocchi e opere di grande manufatto artistico per mano, anche e non solo, di Giacomo Serpotta.
