Lo sfincione palermitano

Il re indiscusso dello street food palermitano: lo sfincione

La cucina siciliana è caratterizzata da sapori forti, ma semplici legati alla propria terra che trovano la loro estrema sintesi nel cibo da strada povero quale Lo Sfincione.

La sua presenza in cucina arrivava con le feste natalizie oppure in occasione di un fidanzamento, ma ciò che affascina questa terra così lenta e attenta ai dettagli è la preparazione di suddetta pietanza.

Ogni famiglia palermitana tempo addietro preparava gli sfincioni che poi stipava in ogni angolo della casa, preferibilmente a contatto con il pavimento, essendo un luogo fresco e asciutto più adatto alla conservazione.

Di sfincioni se ne conoscono due varianti: quello rosso con salsa di pomodoro, cipolla, sale, olio, pepe e primo sale oppure quello detto bagherese, bianco con un procedimento più “cammurriusu”.

Il secondo in quanto non presenta la salsa di pomodoro si conservava bene fino ai tre giorni, cosa che secondo alcuni ne migliora addirittura il sapore.

Ma cos’è esattamente lo sfincione?

E’ una pasta di pane un po' più lievitata come una “spugna” condita poi come scritto sopra prima della cottura e infine con della mollica di pane che sarebbe l’ultimo strato di condimento.

Infine gli sfincioni venivano infornati nei forni pubblici così da inondare l’intera cittadina di questo meraviglioso profumo.

Se camminando per le vie palermitane sentirete “abbanniari” Cavuri! Cavuri! Saranno i carretti degli sfincioni all’ingresso dei mercati, non perdete tempo e correte ad assaggiarne un pezzo.

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